STORIA DELL'EVI
La storia dell'odierna EVI parte da lontano.
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Con legge n. 1450 del 22 luglio 1939 nasceva la prima EVI, ossia l'Ente Autonomo per la
Valorizzazione dell'Isola d'Ischia. L'EVI godeva di personalità giuridica ed era titolare, fra l'altro, del
servizio pubblico di approvvigionamento idrico e di distribuzione dell'acqua potabile. Bisogna dire, però, che
il suo scopo principale era quello di promuovere la tutela dell'ambiente isolano e del turismo.
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Il 6 dicembre 1974, con delibera di giunta n. 6759, la Regione Campania nominava il commissario
liquidatore dell'EVI. Secondo alcuni la sua scomparsa era quanto mai inopportuna, a maggior ragione se si
considera che l'isola d'Ischia era ed è un'affermata realtà turistica e che l'EVI aveva funzionato
egregiamente. Secondo altri, invece, esso aveva rilevato grosse deficienze ed aveva ormai assolto alla sua
funzione storica, necessitando quindi di essere sostituito da nuove entità specializzate, tra cui in primis la
cosiddetta "Azienda Turismo", demandando quindi la gestione stretta dei servizi idrici ad altre realtà
gestionali.
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Quindi, il 17 gennaio 1975, con decreto n. 48913 del Prefetto di Napoli, veniva costituito il
CAFI, "Consorzio Acquedotto e Fognature dell'Isola d'Ischia", che aveva il compito di gestire il servizio
dell'acquedotto e delle fognature dei Comuni dell'isola d'Ischia. Il CAFI subentrava perciò all'EVI nella
titolarità del servizio idrico.
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Con convenzione del 6 marzo 1997 i sei sindaci dell'isola d'Ischia, componenti l'Assemblea del
CAFI, ai sensi dell'art. 60 della legge 142/90 procedevano alla trasformazione del Consorzio, che diventava
così il CISI, "Consorzio Intercomunale Servizi Ischia". La sua stessa denominazione fa comprendere come l'Ente
si candidasse a divenire il gestore di una serie di servizi pubblici locali. Il CISI è dotato di personalità
giuridica e di ampia capacità contrattuale, che gli consente di stipulare contratti di natura societari
ritenuti necessari o opportuni per raggiungere i propri fini istituzionali.
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L'art. 22 della legge 142/90, III comma, lettera e, prevede, quale forma di gestione
imprenditoriale dei servizi pubblici locali, la possibilità di ricorrere alla creazione di una società di
capitali. Inoltre, le leggi n. 498/92 e n. 95/95 affidano alle società di capitali ex art. 22 legge 142/90 la
possibilità di realizzare e gestire opere pubbliche ed infrastrutturali connesse ai servizi pubblici. C'è poi
tutta una normativa successiva che amplia il raggio d'azione e le possibilità operative delle società di
servizi, in linea con le grandi trasformazioni economiche, legislative ed amministrative contemporanee.
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Con delibera di assemblea n. 1 del 20 gennaio 2000, veniva costituita la società per azioni
"Energia Verde Idrica" per la gestione di servizi pubblici e per la realizzazione di opere pubbliche ed
infrastrutture relative ai servizi medesimi.
Gli ulteriori sviluppi
L'"Energia Verde Idrica" S.p.A. (da ora in avanti E.V.I. S.p.A) è una società costituita il 3
febbraio 2000 dal "Consorzio Intercomunale Servizi Ischia" (da ora in avanti CISI), per l'80 %, e dal Comune di
Procida per il restante 20 %.
La società fu costituita ai sensi dell'art. 22, commi 1 e 3, lett. e, legge n. 142/90 e per quanto
previsto dall'art. 19 della legge n. 109/94. Essa è affidataria, per un arco temporale di trent'anni, dei seguenti
servizi:
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servizio idrico integrato per l'isola d'Ischia. Il servizio è affidato all'EVI ed operativo dal 1
agosto 2000.
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servizio di distribuzione ed erogazione del gas nell'ambito del territorio dell'isola d'Ischia.
Il servizio affidato non è stato ancora attivato.
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attività di progettazione e realizzazione delle opere pubbliche infrastrutturali connesse al
servizio idrico integrato e del gas metano.
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servizio idrico integrato per l'isola di Procida. Il servizio affidato operativo dal 1/03/2001, è
terminato il 31/12/2008.
A fronte dei servizi affidati e della concessione d'uso dei beni l'EVI paga al CISI un canone di
concessione annuo.
Negli ultimi anni l’EVI S.p.A. ha versato in stato di liquidazione, da cui è definitivamente emersa
nel 2023, procedendo anche alla ricapitalizzazione.
Il Comune di Procida è uscito dalla società, la quale è adesso partecipata unicamente dai sei Comuni ischitani
consorziati.
Le sfide del futuro - La nuova EVI
L'EVI è una società il cui nome richiama suggestioni storiche. L'EVI di una volta significava "Ente
per la Valorizzazione dell'Isola d'Ischia", mentre adesso significa più semplicemente "Energia Verde Idrica", a
cui va aggiunta la particella tecnica "S.p.A.", cioè "Società per azioni".
Il nome fa intuire che questo nuovo organismo si occupa dei servizi pubblici locali.
Per ora l'EVI si occupa del ciclo idrico integrato ma, in futuro, potrebbe occuparsi anche del servizio di
pubblica illuminazione, della produzione e distribuzione del gas (la cosiddetta "metanizzazione") e dell'energia
elettrica, della manutenzione delle strade e della creazione e gestione di quelle opere pubbliche collegate ai
servizi appena detti.
In un certo senso la nuova EVI persegue gli stessi obiettivi dell'EVI storica: la valorizzazione dell'isola
d'Ischia. La vecchia EVI lo faceva direttamente, questa in maniera indiretta, utilizzando lo sviluppo dei servizi
pubblici locali.